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Cinema

La crisi del cinema nel 2020 a causa del coronavirus

Il 2020 è un anno che sarà tristemente ricordato per la grande pandemia di Covid-19 che ha sconvolto in pochissimo tempo tutto il mondo. Le ripercussioni di questa crisi sanitaria sono in atto e lo saranno per diverso tempo ancora. Ripercussioni che interessano tantissimi ambiti: quello personale e quello relazionale, tanto per iniziare. Per non parlare, poi, di quello sociale, educativo ed economico. È soprattutto quest’ultimo a preoccupare maggiormente (anche se sono tutti ambiti ugualmente fondamentali).

Ci sono molti settori che hanno risentito della chiusura totale di marzo. Il coronavirus, nella sua forma letale, soffoca le persone. Ebbene, sembra essere riuscito a farlo anche per molte realtà imprenditoriali e categorie di mestieri. La pausa estiva è servita a riprendere fiato, ma tutto è precipitato con l’arrivo dell’autunno e della seconda ondata dell’epidemia.

Uno dei settori che più è stato colpito è il mondo dell’arte, in particolare teatri e cinema.

I cinema chiusi nel 2020

Le sale cinematografiche sono rimaste chiuse da inizio marzo, fino a giugno. Con il DPCM del 24 ottobre 2020, le porte di cinema e dei teatri si sono dovute chiudere nuovamente. A nulla sono valsi gli sforzi fatti dagli esercenti e dai distributori per adeguarsi alle norme di sicurezza e garantire un sicuro ritorno nelle sale.

La perdita stimata da Anica (l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali) poco dopo l’entrata in vigore del decreto era pari a circa 356 milioni di euro. Il tutto calcolato pensando di riaprire il 25 novembre (cosa che probabilmente non accadrà).

Bisogna tener conto che il botteghino ha già subito un calo di incassi pari all’85%! Si conta che gli spettatori nei cinema nel 2020 siano stati quasi cinquanta milioni in meno rispetto al 2019. Sono numeri che pesano e con cui il Decreto Ristori bis sta provando a fare i conti.

I protocolli sanitari nei cinema del 2020

Non si può certo dire che i gestori dei cinema non abbiano provato ad adeguarsi ai protocolli di sicurezza.

Sono stati realizzati percorsi separati per l’ingresso e l’uscita; sono state incentivate le vendite online dei biglietti per evitare la fila; sono stati ridotti i posti disponibili nelle sale. E, ovviamente, erano a disposizione del pubblico gel igienizzanti in ogni angolo possibile.

È vero che si tratta di luoghi chiusi, ma non di certo assembranti. Era possibile mantenere la distanza di sicurezza. Chiedendo agli spettatori di mantenere la mascherina per tutta la durata del film, si sarebbe ridotto anche il rischio di contagio.

Cinema 2020: una stagione mai veramente ripresa

Il problema più grande è che la riapertura è coincisa con l’estate, stagione durante la quale non ci sono grandi uscite in sala. Inoltre, bisogna considerare che agli spettatori piace “chiudersi al cinema” durante l’inverno per stare in compagnia senza dover resistere al freddo all’aperto. In estate, invece, le persone preferiscono stare fuori a godersi le belle giornate. Tanto più nel 2020, quando hanno passato così tanto tempo in casa.

Le uscite dei grandi film previsti per il 2020 non è avvenuta. È stata bloccata l’uscita del nuovo film di Carlo Verdone Si vive una volta sola da cui ci si aspettava un buon record d’incassi. Una sorte simile è toccata a Fuori era primavera di Salvadores che sarebbe arrivato in sala il 26 ottobre. Altre pellicole che avrebbero permesso ai gestori e ai distributori di risollevarsi – come Lockdown all’italiana o Mi chiamo Francesco Totti – sono rimaste in sala solo per qualche giorno.

A causa della pandemia, la soluzione per i produttori è stata investire sulle piattaforme streaming.

Cinema vs streaming: chi la spunterà?

È il caso, ad esempio, del live action di Mulan, uno dei film più attesi del 2020 (e anche uno di quelli da vedere!)

La nuova produzione Disney sarebbe dovuta arrivare in sala a marzo. L’uscita è stata poi spostata a luglio e alla fine si è optato per caricarlo sulla nuova piattaforma streaming DisneyPlus+. Qui, il titolo è stato reso disponibile dal 4 settembre (pagando un supplemento) e diventerà poi accessibile a tutti gli abbonati dal 4 dicembre.

Che un titolo del genere passi dal cinema alla tv può essere una gioia per i fan che lo aspettavano da tempo; può essere un ammortizzatore per la produzione; può essere una rivincita simbolica nei confronti del coronavirus. Ma è estremamente dannoso per distributori e gestori di sale cinematografiche.

Quale sarà il futuro del cinema dopo il 2020?

Il cinema del 2020 è stato casalingo. Tutti i film che la maggior parte di noi ha visto sono i titoli disponibili sulle piattaforme streaming. Scelta obbligata in molti casi, ma anche comoda.

Ed è così che ritorna in auge il grande dibattito sul futuro del cinema: sarà lo streaming? Arriverà davvero un momento in cui rinunceremo all’atmosfera buia e al maxi schermo per rimanere a casa?

I grandi appassionati di cinema sanno che l’esperienza della visione cinematografica non può essere facilmente replicata in casa. A meno che non si abbiano abbastanza soldi da provare a costruire una sala cinema in miniatura. Il luogo nell’arte conta.

La settima arte è già nata con un gran peso sulle sue spalle: non essendo legata all’hic et nunc – ovvero il qui e ora – poiché riproducibile, è molto più popolare della letteratura o del teatro. Eppure, c’è una certa magia legata al potere di immedesimazione che solo una pellicola cinematografica può resituire appieno.

La capacità immersiva del cinema

La potenza delle immagini in movimento è ciò che ha reso il cinema grande.

D’altra parte, non c’è nulla che ti permette di avvicinarti di più a un personaggio fittizio che vederlo agire davanti ai tuoi occhi, come se fosse reale. Il teatro ce lo dimostra da secoli.

È importante a livello psicologico avere la possibilità di perdersi in un mondo dove poter sfogare le proprie emozioni (lo diceva Aristotele con la catarsi!) e dove “provare” situazioni in maniera indiretta. Il cinema ci permette di farlo proprio perché ci chiede di stare seduti in una sala e di fare attenzione solo allo schermo. In casa ci sono tante di quelle distrazioni!

È vero che anche le serie tv delle piattaforme streaming hanno il loro fascino e la loro importanza. Ma la sala cinematografica ha il suo fascino che deve continuare a vivere. Speriamo possa ricominciare al più presto!

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